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COMMUNITAS COGITATIONIS II -“CHER NUIT” – Sabato 2 settembre 2023 ore 20.00

 

 

Dopo la pausa estiva, torna COMMUNITAS COGITATIONIS Sabato 2 settembre alle ore 20.00 presso il chiostro dei SS. Sette fratelli di Mosciano Sant’Angelo con un duo d’eccezione : il Soprano teramano Sandra Buongrazio e la pianista Irene Russo.

“Cher Nuit” è un viaggio nel mondo del “notturno”, spaziando dai compositori francesi ai tedeschi del tardo ottocento.

L’ispirazione della notte si perde, in letteratura, nel tempo; già Dante, sebbene non scrisse un vero e proprio notturno,   cita nella sua commedia “L’aere bruno” del crepuscolo:

 

                                                 Lo giorno se n’andava, e l’aere bruno
toglieva li animai che sono in terra
da le fatiche loro; e io sol uno
m’apparecchiava a sostener la guerra
sì del cammino e sì de la pietate,
che ritrarrà la mente che non erra … ( Inf. II 1 SS)

 

sia il Petrarca che il Tasso, cammin facendo, inseriscono nelle opere riferimenti crepuscolari ma non v’è dubbio che  la svolta letteraria del notturno, inteso con l’accezione moderna, arriva con Goethe ed il suo “Canto Notturno del Viandante” del 1780:

Über allen Gipfeln
ist Ruh,
in allen Wipflen
spürest du
kaum einen Hauch.
Die Vögelein schweigen im Walde.
Warte nur: balde
ruhest du auch.


In Italia , invece, è senza dubbio il Foscolo, nel 1803,  con “Alla sera” apre la strada del notturno, tema poi caro anche a Leopardi:

 

Forse perchè della fatal quïete
Tu sei l’immago a me sì cara, vieni,
O Sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquiete
Tenebre, e lunghe, all’universo meni,
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
Che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
Questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure, onde meco egli si strugge;
E mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.

 

Al noto sonetto foscoliano gli studiosi sono soliti accostare, forse financo d’ispirazione, il secondo movimento della settima sinfonia di L.V.Beethoven, composta nel 1812. Movimento che può essere definito lo spartiacque tra la cultura della precedente serenata notturna, molto cara Mozart, ed il moderno concetto musicale di notturno portato all’estremo e, se vogliamo, raffinato, dall’opera di Chopin che, infatti, ne scrisse 21 per pianoforte solo. La lista dei compositori ispirati dalla notte è, ovviamente, lunga e , appunto, spazia da Beethoven ( Claire de Lune) a Mendelssohn ( sogno di una notte di mezza estate) , da Borodin ( notturno del Quartetto n.2 ) a Debussy (Claire de lune).

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