cultura,  società

Un luogo del Pensiero

Nell’antica Grecia avrebbero evocato la Dea Tiche, personificazione della Fortuna, ma se questa storia l’avesse scritta Tucidide leggeremmo di un fatto condizionato dalla  τύχη, intesa come casualità.

Ordinando una soffitta antica di una casa di famiglia, infatti, spunta un documento che, di primo acchito, par essere un mero cimelio:  non avrei mai immaginato che mi aprisse un mondo di storia e di storie.  

Il documento, come si può constatare, è datato 1921 ed è il decreto di Nomina a Cavaliere dell’ordine monarchico dell’avvocato Umberto Biancone, mio bisnonno materno. A leggere con attenzione non sfugge la motivazione dell’onorificenza: Direttore della rivista “Il Risveglio”. Spinto dalla curiosità, ho  subito consultato gli archivi della Biblioteca provinciale “Melchiorre Delfico” di Teramo ed ho avuto modo di  leggere le pubblicazioni della rivista  dal 1914, quando essa si chiamava ancora Vita Nova, sino alla fine degli anni ’20 , periodo in cui i militanti del partito fascista incendiarono lo stabilimento tipografico dell’avvocato Biancone. Sotto il motto “Frangar non Flectar”, la rivista “il Risveglio” prese la scena della cronaca con un taglio decisamente laico, di stampo socialista e con tracce evidenti dell’esperienza risorgimentale che “aveva fatto l’Italia”.  I macabri giorni della prima guerra mondiale erano imminenti e la rivista contribuì, a suo modo, a “Fare gli italiani”, sebbene in un piccolo contesto provinciale. Ma l’idea era chiara: formare, informare ed essere comunità. Il tutto inserito in un contesto apparentemente lontano: dalla città di Pescara, che ancora era l’antica  Castellammare, al Conservatorio (di Teramo) che era  “la Cetra” e, quindi,  alla repubblica che era ancora un’utopia.

Ed oggi? E’ tutto così profondamente cambiato da essere tremendamente simile.

Le evoluzioni della civiltà moderna sono talmente repentine che, talvolta, sono più veloci della capacità stessa di recepirle delle persone; l’uomo “moderno” sembra smarrito tanto quanto poteva esserlo in quell’epoca, travolto, come lo era allora,  dagli eventi della storia.

Storia che, non dimentichiamolo mai, fu tremenda per il genere umano, tanto da influenzare negativamente, dal punto di vista intellettuale e non artistico (nel senso della qualità realizzativa), anche ogni forma d’arte.

Ogni epoca, tuttavia, ha le sue crisi, ma oggi è ancora valido il motto “ci si spezza ma non ci si piega ?” Abbiamo ancora questa forza morale?

Il gruppo di amici che mi accompagna in questa esperienza non ha la presunzione di dare risposte, ma è mosso dalla voglia di stimolare e favorire riflessioni.  Il mondo dei social, nella sua grandezza, rischia di appiattire curiosità e approfondimento, distogliendoci da uno dei nostri doveri come cittadini: quello di essere informati per  esercitare i nostri diritti in maniera ottimale.

Il centro studi “il Risveglio” nasce da questi presupposti, morali ed umani,  perché, sebbene siano trascorsi più di 100 anni, la nostra società ha ancora necessità di formarsi, di essere informata e di lavorare molto per essere comunità. Umilmente contribuiremo avvalendoci della collaborazione di professionisti stimati che arricchiranno le righe di questo spazio virtuale con riflessioni, approfondimenti, idee, sondaggi, libri, musica. Lo scopo è quello di “risvegliare” il valore sociale della cultura, dello studio e della formazione affinché si possano confinare nella storia recrudescenze macabre il cui vento, purtroppo, ogni tanto torna maligno a soffiare.

Andrea Castagna

Presidente del Centro Studi “Il Risveglio”

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