Centro Studi " Il Risveglio",  cultura,  politica,  società

COMUNICAZIONE … RESPONSABILE

 

 

Di

   Massimo Alesii

 

 

 

E finalmente, seppure in ritardo, la comunicazione di emergenza e crisi sale alla ribalta e diventa oggetto di discussione…popolare.
11 anni fa, e mi sembra ieri, dalle mie parti purtroppo a seguito di un noto grande terremoto l’informazione giocò un ruolo molto rilevante nel trasmettere al Paese e al mondo la percezione di una catastrofe e degli effetti successivi, e fu parte integrante di una dinamica che portò ad una profonda crisi istituzionale.
Gli effetti di quella “narrazione altra” ancora oggi contribuiscono a caratterizzare la memoria di una popolazione colpita da un grande disastro naturale.
In tanti abbiamo cercato in questi anni di dare un modesto contributo volontario affinché la realtà via via rientrasse nella coscienza popolare, la consapevolezza sostituisse la rabbia e lo sconforto, la comunità vincesse sugli egoismi e l’illegittimo protagonismo.
Ancora oggi, alcuni Amici mi chiedono perché ci siamo dedicati a questo aspetto qui e altrove e a loro rispondo che lo abbiamo fatto solo per senso di responsabilità.
Chi come noi Giornalisti ma anche esperti di Relazioni Pubbliche pratica e studia da anni le dinamiche di informazione e comunicazione nei loro vari aspetti tecnici, operativi e strategici sa bene che in una emergenza ormai ci siano prassi e competenze da rispettare e che la narrazione, ad esempio, di una catastrofe, è parte integrante del processo comunicativo.
Dont panic ! Un vecchio detto, ribadito più volte questi giorni che pare aver fatto l’effetto contrario … e tutti corrono ai ripari.
La percezione di un rischio è un dato culturale che sta alla sua conoscenza e alla pratica di azioni che possono ridurne gli effetti.
La resilienza è il nostro modo di reagire alle crisi, all’improvvisa sterzata del destino, al colpo inferto dal disastro. Sapersi adattare non è solo un fatto istintivo ma viene dalla consapevolezza di soluzioni immediate e praticabili che ogni giorno in tantissime circostanze ci consentono di andare avanti nelle situazioni più imprevedibili.
Per imparare a conoscere i rischi qualcuno ce li deve spiegare bene e se possibile darci piccole soluzioni praticabili. Per attivare la nostra capacità di resilienza dobbiamo renderci protagonisti attivi della fase di crisi-cambiamento che stiamo vivendo e questo atteggiamento sosterrà la nostra consapevolezza nell’agire per il nostro bene e per quello della nostra comunità.
Possiamo farlo tutti, perché ognuno ha un’arte da mettere in campo e tutti insieme possiamo sconfiggere la paura.

 

La Carta Di Rieti :  https://www.cartadirieti.org

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